La quota basket è una parte fondamentale del sistema di distribuzione delle quote latte nell'Unione europea. Questo sistema è stato introdotto per regolare la produzione e la commercializzazione del latte nell'UE al fine di evitare eccedenze e garantire prezzi equi per gli agricoltori.
La quota basket è una misura utilizzata per determinare la quantità massima di latte che un agricoltore può produrre o vendere. Ogni paese dell'UE ha un proprio totale di quote latte, che viene poi ripartito tra gli agricoltori nazionali in base al loro storico di produzione. La quota basket è quindi il limite massimo di latte che un agricoltore può produrre senza incorrere in sanzioni o multe.
Questa misura è stata introdotta negli anni '80 per affrontare il problema della sovrapproduzione di latte, che portava a eccedenze e prezzi instabili sul mercato. La quota basket ha permesso di regolare la produzione e stabilizzare i prezzi, garantendo un equilibrio tra domanda e offerta sul mercato del latte.
Negli ultimi anni, tuttavia, l'UE ha deciso di abbandonare il sistema delle quote latte, eliminando di conseguenza anche la quota basket. Questo è stato fatto al fine di aumentare la competitività del settore lattiero-caseario europeo e di consentire una maggiore flessibilità nella produzione di latte.
L'eliminazione della quota basket ha comportato una maggiore libertà per gli agricoltori di produrre e commercializzare latte, ma ha anche sollevato preoccupazioni riguardo all'aumento della sovrapproduzione e alla pressione sui prezzi. Pertanto, sono state introdotte altre misure per regolare il settore lattiero-caseario, come gli accordi di gestione volontaria della produzione, al fine di evitare una crisi di sovrapprovvigionamento.
In conclusione, la quota basket è stata una misura fondamentale per regolare la produzione e la commercializzazione del latte nell'UE. Nonostante sia stata abolita insieme al sistema delle quote latte, il settore lattiero-caseario continua ad affrontare sfide nella gestione della produzione e dei prezzi.